MILANO - La terza partita chiusa con un clean sheet. Con un collettivo in grado di segnare 12 gol con 10 uomini diversi. Con la seconda percentuale in A per accuratezza di passaggi (ben sopra l'80%) e con diversi cambi rispetto al match di pochi giorni fa contro la Fiorentina. Questa è la definizione da vocabolario di squadra, di collettivo, di carattere. Proprio come voleva il Mister.
La gara di ieri accende i riflettori su martinez" title="Lautaro Martínez, Attaccante: carriera, caratteristiche tecniche, statistiche e presenze. Pagina ufficiale di Lautaro Martínez su inter.it">Lautaro Martinez. Tanto atteso, El Toro, non ha deluso, infiammando San Siro. Il suo primo gol in Serie A arriva con il primo tiro in porta nel nostro campionato. Ma non c'è solo la rete dell'argentino a luccicare. Un'apertura in rovesciata che ci ha fatto alzare dalla poltrona e una prestazione di grande sostanza. 25 tocchi e seguendo i suoi movimenti abbiamo una certezza: martinez" title="Lautaro Martínez, Attaccante: carriera, caratteristiche tecniche, statistiche e presenze. Pagina ufficiale di Lautaro Martínez su inter.it">Lautaro è sia 10 sia 9. Capace, cioè, di andare a giocare dentro l'area a finalizzare e distribuire palloni. Il 91,7% di tutti i suoi passaggi serve per aumentare volume in proeizione offensiva. Tanta roba, come si dice in gergo. È lui a sfruttare l'assist di Dalbert, altro giocatore con un'ampia sufficienza. L'esterno crossa con maggiore continuità, vince l'80% dei duelli in fase di contrasto ed è in crescita.
Capitolo centrocampo. Con Brozovic subentrato dalla panchina, è stato Nainggolan a tenere unito il gioco. Il belga corre per due con 11,031 km, 59 passaggi corretti su 62 e 3 intercetti e quell'assist assurdo che meritava migliore fortuna. E poi, Politano: un primo tempo incontenibile, una piccola pausa nei primi 15 minuti della seconda frazione, poi di nuovo con i suoi strappi. Che ci permettono di allungare il Cagliari, ripartire forte e chiudere il match con un sinistro capolavoro.
Sono 9 punti in una settimana. Sono quella consapevolezza di un gruppo solido, capace di tornare in alto. Ora c'è di nuovo la Champions, poi la Spal. Continuiamo così! Forza Inter!