RANIERI: "LE DIFFICOLTÀ CI ESALTANO"

"La sfida è riportare squadra lassù. Una volta acquisito risultato difendiamolo come una famiglia"

APPIANO GENTILE - "Nei secondi tempi abbiamo perso 10 punti: cerchiamo di preservare le tante cose importanti che crea questa squadra. Una volta acquisito un risultato difendiamolo come una famiglia, come un tesoro, come si difende qualcosa al quale teniamo molto", racconta Claudio Ranieri, alla vigilia del match contro il Chievo.

All'allenatore nerazzurro viene provocatoriamente chiesto se la differenza tra l'Inter di campionato e quella di Champions siano le decisioni arbitrali sfavorevoli nella prima di queste due competizioni: "Ci sono degli episodi - risponde Ranieri - che girano in una certa maniera, torno a dire che sono episodi e che vanno presi per quello che sono. Quando si vince, si vince, come nel caso della vittoria del Triplete, quando tutto è andato per il verso giusto: gli infortuni, le squalifiche, il sole, il vento, la pioggia, il vulcano... Tutto, tutto deve girare alla perfezione per vincere. Sono stato chiamato dall'Inter perché le cose non giravano: la sfida è riportare la squadra lassù, le difficoltà mi esaltano. Ho una squadra di gran carattere, le difficoltà esaltano anche i giocatori".

Viene poi fatto notare al tecnico che, a Lille, Lucio è stato particolarmente attento: "Noi parliamo, vediamo filmati, Luci è un ragazzo intelligente. Lui è esuberante, quello che fa lo fa sempre a fin di bene. Bisogna comprenderlo, ma bisogna anche fargli capire che ora che le cose non girano bisogna fare il proprio dovere nella maniera più attenta possibile".

Infine, una precisazione, quando viene chiesto a Ranieri se firmerebbe per arrivare al match contro la Juve con quattro punti di distacco: "Non firmo nulla, non ho mai firmato nulla in anticipo. Non gioco la schedina, non faccio scommesse. Vado e gioco. Penso che alla fine si raccolga sempre per quello e per quanto si è meritato".


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