APPIANO GENTILE - Questa la terza sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista di Treviso-Inter, gara valida per la prima giornata del girone di ritorno della Serie A Tim 2005-2006, in programma domani sera allo stadio "Omobono Tenni" di Treviso (ore 20,30).
Mancini: che gara si aspetta a Treviso?
"In questo momento è la partita più difficile che ci potesse capitare. Il Treviso sta benissimo fisicamente e, contro di noi, non ha nulla da perdere. Da quando è arrivato Cavasin in panchina le cose per il Treviso stanno andando meglio, hanno cambiato quattro-cinque giocatori, giocheremo in un campo 'piccolo' e quindi potremo avere delle difficoltà. Sarà una gara dura, molto brutta e delicata. L'Inter, se vorrà vincere, dovrà affrontarla come se fosse una finale di Champions League".
Come sta Julio Ricardo Cruz?
"Cruz sta leggermente meglio, ma anche se stesse male non ne abbiamo altri... ".
Domani sarà possibile vedere in campo un'Inter a una sola punta?
"Se avessi avuto Stankovic a disposizione avrei potuto fare qualcosa di diverso. Così, invece, non abbiamo molte alternative a disposizione".
Tra le cose che renderanno difficile la gara di domani ci sono anche le condizioni del campo. E' possibile che, anno dopo anno e con tutto quello che viene investito nel calcio, si arrivi sempre a giocare su terreni che non garantiscono lo spettacolo e la sicurezza dei calciatori?
"Fino a quando resteranno le stesse persone a decidere, sarà difficile che le cose cambino... Credo che un campionato come quello italiano, tra i più importanti in Europa e nel Mondo, un torneo che coinvolte tantissimi interessi e che vede protagonisti molti campioni, è necessario obbligare le società ad avere terreni perfetti e campi riscaldati, soprattutto nel contro-nord. Tutto deve essere perfetto per un torneo importante come il nostro. Faccio un esempio: se vado al cinema e pago una certa cifra per vedere uno spettacolo, non posso trovare le poltrone rovesciate, bucate o altre cose. Questo deve essere alla base di tutto, gli stadi devono essere belli e i campi perfetti. Allora il freddo si può sopportare".